L'eredità by Nora Roberts

L'eredità by Nora Roberts

autore:Nora Roberts [Roberts, Nora]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Leggereditore
pubblicato: 2023-03-27T22:00:00+00:00


17

Raylan era seduto in macchina fuori dalla casa a Brooklyn. Sembrava la stessa, ovviamente sembrava la stessa, ma non era la stessa.

Era passato quasi un anno da quando aveva abbandonato la sua vita lì. Nulla era più lo stesso.

Ma la sua amica, la sua socia, aveva portato nuova vita a quella casa. Era arrivato il momento di entrare, pensò. Di affrontare la cosa.

Prese i fiori, l’enorme drago di peluche dai colori dell’arcobaleno e li portò all’ingresso.

Era strano, certamente era strano bussare alla porta di quella che un tempo era stata la sua casa. Ma poi sorrise, sinceramente, quando Pats aprì la porta.

Era una donna alta dalle spalle possenti, con i capelli castani spettinati e gli occhi azzurri e vivaci. Subito gli gettò le braccia al collo e lo trascinò in un abbraccio avvolgente e pieno di gioia.

«Sei arrivato! Oh, che bello vederti, Raylan.»

«Congratulazioni, mamma.»

«Non riesco a crederci. Potrei guardarla tutto il giorno. È bellissima. Vieni, entra, vieni a conoscere la nostra Callie Rose. Un drago! Un drago color arcobaleno! Fantastico!»

«Be’, ne volevi uno anche tu? I fiori sono per le mamme, il drago per la bambina. Veglierà su di lei.»

«Un drago guardiano. Solo tu.»

Prese i fiori e poi la sua mano. La teneva, con forza la stringeva, mentre lui si prendeva un attimo per metabolizzare il tutto.

Era stata pitturata, c’era qualche mobile nuovo insieme a ciò che avevano deciso di tenere dei suoi. Un baby monitor, un’altalena per bebè decorata, una culla, una confezione di Pampers e un cestino per pannolini.

L’aria profumava di fiori, non era stato l’unico a portarli, e di neonato. Di vita dolce, morbida.

Una nuova vita, pensò di nuovo. Non la sua. Ma capì che andava bene così.

«Tutto okay, amico?»

«Sì.» Girò la testa e le diede un bacio sulla guancia. «Benissimo.»

«Vieni. Ti va una Coca-Cola?»

«Oh, sì. È bello qui, Pats. Davvero. Sento la felicità, che rende questo posto perfetto.»

«Adoriamo questa casa. Non ha solo buone fondamenta. Ha anche un bello spirito. Bick ha appena portato Callie di sopra per cambiarla. Sì, siamo quel tipo di madri, sembra. Volevamo metterle uno dei suoi vestiti incredibilmente belli per il vostro incontro. Come stanno i bambini, tutti?»

«Benissimo. Sono emozionati all’idea di fare un pigiama party con la nonna... ‘Quando parti, papà?’ Manca poco perché Maya abbia un altro bambino. Ma voi davvero avete fatto quella cosa del parto in casa?»

«Sì, e non mi vergogno di dire che mi stavo cagando addosso.» Versò la Coca-Cola sul ghiaccio. «Ma è andato tutto bene. Bick è una guerriera. Scusa, mi commuovo.»

«Non preoccuparti.»

«È stata incredibile e Sherri, la nostra ostetrica, è stata fantastica. E poi è arrivata lei, la creatura più bella del mondo, che urlava e agitava i pugni come a dire ‘Ma che cazzo sta succedendo?’»

Versò un altro bicchiere e poi li riempì entrambi. «Eccole.»

Bick scendeva le scale tenendo tra le braccia il fagottino con indosso un vestitino rosa acceso con una fascia abbinata.

«Ci vogliono le luci» disse Bick «e la musica, magari una banda. Lascia che ti presenti l’ultima meraviglia del mondo, Callie Rose.



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